Enrico Calcagno, groundhopper made in Italy

Enrico Calcagno - Gli eroi del 66Sapete quanto amiamo visitare gli stadi inglesi, dai più sperduti, a quelli più noti. E ci piace anche confrontarci con chi come noi ha questa passione. Abbiamo fatto due chiacchiere con Enrico Calcagno, genovese e doriano, 36 anni e quasi 60 stadi sulle spalle. Insomma un vero groundhopper made in Italy.

[banner network=”adsense” size=”468X60″ type=”default” align=”aligncenter”]Com’è iniziata la tua passione?
La passione per il calcio inglese nasce negli anni Novanta, quando con le prime trasmissioni sul calcio estero ho potuto conoscere l’atmosfera del calcio britannico. Gli infiniti tornei d’estate a Subbuteo con gli amici, tenendo sempre squadre british, le innumerevoli partecipazioni alla Makita Cup della mia Sampdoria, gli inserti del Guerin Sportivo e il giornalino Supertifo hanno fatto il resto.

[banner]Come hai deciso di diventare un groundhopper?
Mentre il passo da semplice appassionato a groundhopper è stato più lungo e per merito di un consolidato gruppo di appassionati che negli anni sono diventati amici. Un gruppo che riesce a ritagliarsi una “fuga”, massimo due, nell’arco dell’anno, dove la passione viene messa davanti a tutto per quei quattro, massimo sei giorni di viaggio.

Da quanto tempo giri per stadi?
Non da tantissimo, sette anni fa feci il mio primo viaggio in UK. Andai a trovare un mio amico che lavora in Inghilterra e approfittai della ghiotta occasione per visitare Londra, ma non riuscendo a vedere nessuna partita, mi promisi di tornare in Terra d’Albione per un viaggio solo calcistico. E così nel gennaio 2009 partii dall’Italia per andare a vedere la mia prima partita di Premier League.

Enrico Calcagno - Loftus Road
Loftus Road

Che fu?
West Ham-Fulham 2-1, da quell’anno in poi ogni anno, almeno una volta all’anno salgo in Inghilterra con il solo scopo di visitare stadi, vedere partite e scoprire musei inerenti il calcio britannico.

Enrico Calcagno - The Valley
The Valley

Abbiamo visto che hai visitato grandi stadi ma anche stadi minori, come li scegli?
E come ti sposti in Inghilterra? Sappiamo che le spese non sono basse.
Finora ho visitato 59 stadi che vanno dalla non-League fino alla Premier. La scelta è molto democratica, nel senso che noi siamo in sei e in base alle preferenze tra tutti i componenti del tour, una volta stilato il calendario, scegliamo il periodo migliore per conciliare il viaggio con gli impegni di lavoro e famiglia. Scegliamo le partite da vedere tra quelle in calendario il venerdì, quelle del sabato e quelle della domenica. Dove possibile vista la vicinanza delle squadre, cerchiamo di vedere anche due partite in un giorno.

Enrico Calcagno - Selhurst Park
Selhurst Park

Raccontaci un po’…
Ad esempio è capitato che vedemmo un Newcastle-Everton alle 12:30 e poi andammo a Middlesbroug-Watford alle 18.

Torniamo al viaggio.
Dopo di che si organizza il tour nei dintorni della zona della partita. Essendo sempre un gruppo di minimo cinque persone, le spese di benzina e noleggio dell’auto vengono assorbite senza tanti oneri, mentre il costo vivo sono i biglietti delle partite di Premier e di Championship che rispetto al calcio italiano sono molto più cari. Per dormire non avendo tante pretese e avendo da macinare chilometri ogni giorno, generalmente si scelgono Hotel decentrati e si va sul sicuro scegliendo le grandi catene come Ibis, Jurys Inn o Premier Inn che hanno pulizia e confort low cost, mentre quando il viaggio è centrato solo su Londra si preferisce affittare un appartamento in zona Victoria e poi ci spostiamo con la Tube e la DLR, abbiamo tutti la Oyster Card.

A Londra quali stadi hai visitato?
Londra è sempre la più succulenta e di conseguenza la più battuta, nella città del Big Ben ho visto 10 partite tra Premier e Championship e 17 stadi in tutto, per l’esattezza :

  • Upton Park (West Ham)
  • Craven Cottage (Fulham)
  • Keith Tuckey Std (Croydon Athletic)
  • The Valley (Charlton Athletic Fc)
  • Selhurst Park (Crystal Palace)
  • The New Den (Millwall Fc)
  • Loftus Road (QPR)
  • Emirates Stadium (Arsenal)
  • Stamford Bridge (Chelsea)
  • Vicarage Road (Watford)
  • Princes Park (Dartford FC)
  • Stonebridge Road (Ebbsfleet United)
  • Chadfields (Tilbury FC)
  • The Brentwood Centre (Brentwood Town)
  • Vauxhall Road (Hemel Hampstead Town FC)
  • The Meadow (Chesam United)
  • Spratleys Meadow (Amersham Town FC)

A novembre torno su e ho già studiato i miei nuovi obiettivi, staremo su quattro giorni e abbiamo in programma tre partite.

Enrico Calcagno - Emirates
Emirates

Qual è quello che ti è entrato più nel cuore?
Ogni stadio ha il suo fascino e a modo proprio è bello, ma il primo stadio visto è stato Upton Park e poi, simpatizzando West Ham, sono legato particolarmente al Boleyn Ground, quando per la prima volta ho sentito tutto lo stadio intonare “I’m forever blowing bubbles” mi è venuta la pelle d’oca.

E il secondo e il terzo della tua classifica?
Poi mi è particolarmente piaciuto “The Valley” del Charlton, anche se lo visitai senza match annesso, quindi non ho potuto assaggiare l’atmosfera della partita. Atmosfera particolare invece anche a “The New Den” del Millwall dove ho notato la scarsa attitudine alle regole da parte dei tifosi dei Lions, non molto propensi a rimanere seduti ai propri posti e non molto attenti al divieto di fumo nello stadio.

Enrico Calcagno - Vicarage Road
Vicarage Road

E fuori Londra?
Fuori Londra ho potuto apprezzare il calore del St James’ Park di Newcastle, uno stadio sempre esaurito per qualsiasi incontro, che sia di cartello oppure no, mentre non ci sono parole per descrivere l’emozione di sentire intonare “You’ll never walk alone” ad Anfield.

E la partita più bella a cui hai assistito?
Come partita più entusiasmante cito un WBA-QPR di Championship a “The Hawthorns” dove i londinesi hanno raggiunto il pareggio da uno svantaggio di 2-0 nei cinque minuti finali.

Enrico Calcagno - Upton Park
Upton Park

Quello che più ti ha deluso?
Deluso mai. Uno stadio inglese ha sempre qualcosa da raccontare, però se proprio devo fare un appunto, direi che la bellezza di Craven Cottage come architettura e location, meriterebbe un pubblico più caldo, mentre il seguito dei Cottagers non è proprio entusiasmante.

Quindi tutti promossi?
A ripensarci bene, fuori Londra, direi che il Reebok Stadium di Bolton non mi è piaciuto tantissimo ma devo dire che quella sera vidi perdere il mio West Ham 3 a 1 e quindi il mio cattivo pensiero può essere stato influito dal pessimo risultato dei Claret & Blue.

Enrico Calcagno - Loftus Road
Loftus Road