Storia della Premier League: stagione 1994/95 – I parte

Premier Leaguea cura di Mariano Vitale

Il tema è sempre lo stesso: attacco al Manchester United. I red devils per due anni consecutivi campioni, debbono confermarsi, anche se dietro molte squadre vogliono rinforzarsi per far sì che questo non accada. Molte le novità regolamentari adottate in questa stagione: grazie alla vittoria dell’Arsenal in Coppa delle Coppe e il conseguente raggiungimento di una migliore posizione nel Ranking Uefa, il campionato inglese aggiunge un posto per la qualificazione proprio alla Coppa Uefa. Di contro saranno quattro le compagini a retrocedere per il fatto che nella stagione successiva (‘95/’96) la Premier sarà riportata a 20 squadre partecipanti.

La stagione si apre subito con una controversia che farà molto discutere nell’ambiente calcistico inglese e che riguarda il Tottenham Hotspur: la Football Association (la Federazione di calcio Inglese) infligge agli Spurs la sanzione più pesante mai decisa in tutta la storia del calcio britannico. Per irregolarità finanziarie riguardanti addirittura la stagione 1980/81, il Tottenham viene multato di 600.000 sterline, penalizzato di 12 punti da scontare nella stagione 94/95 e squalificato dalla FA CUP. Sir Alan Sugar dà vita ad una vera e propria battaglia legale che trova i suoi frutti quando in appello la sanzione viene trasformata in una multa di 1.200.000 sterline, in una diminuzione dei punti di penalizzazione da 12 a 6 e con la conferma della non-partecipazione alla più storica competizione inglese. Questa situazione comunque penalizzante porta il manager Ardiles ad investire molto nella campagna trasferimenti: l’acquisto più importante è quello di Jurgen Klinsmann prelevato per 2 milioni di sterline dal Monaco, ma altrettanto rilevanti sono gli ingaggi dei rumeni Dumitrescu e Popescu provenienti da un ottimo mondiale in USA. Il “botto” estivo di mercato lo fa senz’altro il Blackburn con l’acquisto da 5 milioni di sterline dal Norwich di Chris Sutton.[1]

Gica PopescuAltri trasferimenti importanti riguardano: Vinny Samways dal Tottenham all’Everton, David Rocastle dal Manchester City al Chelsea, John Scales dal Wimbledon al Liverpool, Paul Kitson dal Derby County al Newcastle, Ruel Fox dal Norwich al Newcastle.

La Premier rivede tra i propri partecipanti il Crystal Palace di Alan Smith, dopo appena un anno di First Division, pieno zeppo di giovani interessanti come l’attaccante Chris Armstrong, John Salako, Richard Shaw, Andy Preece, Darren Patterson e Gareth Southgate, il Leicester City che torna nella massima competizione inglese dopo 7 anni di esilio e soprattutto dopo due finali play-off perse a Wembley potendo contare su uno dei manager più giovani e interessanti della Premier, Brian Little e il Nottingham Forest del dopo Clough e del presente Frank Clark, ma soprattutto dell’attaccante Stan Collymore,[2] classe 1971 e bomber di grande fisicità e capacità realizzativa.

Stan CollymoreQueste le squadre partecipanti alla Premier League 94/95:

  • Arsenal
  • Aston Villa
  • Blackburn Rovers
  • Chelsea
  • Coventry
  • Crystal Palace
  • Everton
  • Ipswich Town
  • Leeds United
  • Leicester City
  • Liverpool
  • Manchester City
  • Manchester United
  • Newcastle United
  • Norwich City
  • Nottingham Forest
  • Queens Park Rangers
  • Sheffield Wednesday
  • Southampton
  • Tottenham
  • West Ham
  • Wimbledon.

Sul campo è sempre la stessa storia: nella Charity Shield, il Manchester United conquista il suo quinto trofeo in due anni battendo a Wembley il Blackburn per 2 a 0 con gol di Cantona e di Ince autore nell’occasione di una rovesciata spettacolare. Da notare l’assenza importante, forse decisiva, in campo dei due attaccanti Shearer e Sutton per il Blackburn costretto a schierare l’unica punta Peter Thorne. Nelle file dei red devils invece prima apparizione proprio dell’ex difensore centrale dei rovers, David May.

La squadra di Alex Ferguson si ripete anche all’esordio in campionato battendo il Queens Park Rangers sempre con lo stesso risultato grazie ai gol degli eterni Mark Hughes e Brian McClair. Conferme arrivano anche dall’Arsenal vincitore in casa con il City (Campbell, Wright e autogol di Vonk), dal sorprendente Newcastle di Kevin Keegan, divenuto oramai una positiva realtà della Premier, vincitore a Leicester per 3 a 1 con un Cole straordinario e dal Tottenham trascinato dalla coppia offensiva Klinsmann-Sheringham nel 4 a 3 vincente di Sheffield.

Steve MacManamanLo spettacolo assoluto lo regala, nell’opening day, sicuramente il Liverpool di Roy Evans. Il 20 agosto 1994 ci sono 18.000 spettatori al Selhurst Park di Londra, dove i reds affrontano il neopromosso Crystal Palace. Queste le formazioni scese in campo: Crystal PalaceMartyn, Gordon, Southgate, Young, Coleman, Rodger, Wilkins, Armstrong, Salako, Pitcher, Preece; LiverpoolJames, Jones, Nicol, Rush, Barnes, Molby, Redknapp, McManaman, Bjornebye, Fowler, Ruddock.

L’entusiasmo di essere di nuovo in Premier dei glaziers viene smorzato immediatamente da un Liverpool incontenibile: all’11 esimo Molby su penalty, al 14esimo McManaman, al 44esimo Fowler, al 60esimo Rush, al 69esimo McManaman e al 72esimo ancora Ian Rush demoliscono la squadra di Alan Smith con un 6 a 1 finale (gol per i londinesi di Armstrong) che non lascia dubbi sulla consistenza di una squadra, quella dei reds, che può almeno in teoria dire la sua in questo campionato. Si confermano inoltre le doti del giovane attaccante Robbie Fowler[3], da bambino peraltro grande tifoso dell’Everton, già in mostra la stagione precedente attraverso i suoi gol (18 stagionali) messi a segno al primo vero anno di Premier. Il ragazzo di Toxteth, quartiere di Liverpool, entra di fatto in pianta stabile nella formazione di Evans in questa stagione e spesso si parlerà di lui.

Questi i risultati della prima giornata della Premier 94/95:

  • Arsenal – Manchester City 3-0
  • Chelsea-Norwich 2-0
  • Coventry – Wimbledon 1-1
  • Crystal Palace – Liverpool 1-6
  • Everton – Aston Villa 2-2
  • Ipswich Town – Nottingham Forest 0-1
  • Leicester City – Newcastle 1-3
  • Manchester United – QPR 2-0
  • Sheffield Wed. – Tottenham 3-4
  • Southampton – Blackburn 1-1
  • West Ham – Leeds United 0-0.

Dopo il pareggio esterno in casa del Southampton, comincia ad ingranare anche il Blackburn, con un Chris Sutton devastante. In  4 giorni, tra il 23 agosto e il 27 agosto, nelle due gare casalinghe con Leicester e Coventry, l’ex stella dei canaries segna la bellezza di 4 reti trascinando insieme al suo partner d’attacco Alan Shearer i rovers alla doppia vittoria.

Interessante anche ciò che accade al White Hart Lane il 27 agosto 1994 tra Tottenham e Manchester United. Gli spurs arrivano al big match con 6 punti nelle prime due partite… Per i red devils, dopo la vittoria nell’esordio stagionale, battuta d’arresto a Nottingham, dove al gol di Kanchelskis risponde Collymore. Queste le formazioni che entrano in campo a Londra: TottenhamWalker, Edimburgh, Calderwood, Barmby, Dumitrescu, Anderton, Sheringham, Nethercott, Klinsmann, Kerslake, Cambpell; Manchester UnitedSchmeichel, Irwin, Pallister, Sharpe, Bruce, Ince, McClair, Hughes, Giggs, May, Kanchelskis.

Teddy SheringhamLa partita è molto tirata… Il Tottenham gioca con velocità e aggressività andando vicino al gol sia con Klinsmann che con Sheringham, ma al 48esimo Steve Bruce su calcio d’angolo rompe l’equilibrio e di testa batte Walker portando in vantaggio i suoi. Gli spurs hanno una grandissima opportunità per pareggiare quando dieci minuti dopo Ilie Dumitrescu viene atterrato in area dallo stesso Bruce. Ma Sheringham si fa ipnotizzare e Schmeichel con un grande intervento salva il risultato parando il penalty. Una grande prova di forza per lo United dopo le critiche di Nottingham. Ma i red devils, seppur fortissimi, non sono la schiacciasassi degli anni precedenti e ne è la conferma la seconda battuta d’arresto subita l’11 settembre a Leeds, quando vengono sconfitti per 2 a 1 con gol di Wetherall e Deane. Cantona segna il rigore che alla fine dei giochi si rivelerà inutile.

Chi sorprende è sicuramente il Nottingham di Frank Clark. I forest incantano la platea inglese con un gioco davvero spettacolare. La coppia d’attacco Collymore-Roy abbina opportunismo, tecnica e velocità supportata dalla qualità di giocatori come Steve Stone e il norvegese Lars Bohinen. Ma anche la difesa è molto affidabile con Lyttle, Cooper, Chettle e il capitano Stuart Pearce. Nelle prime cinque giornate arrivano 4 vittorie e 1 pareggio (con lo United) che trasformano il Nottingham da neopromossa a vera realtà, nonché possibile outsider dei “piani alti”, del calcio inglese.

Cole e BeardsleySugli scudi sicuramente Kevin Keegan: dopo il meraviglioso terzo posto della stagione 93/94, il manager dei magpies si ripete nelle prime battute della nuova stagione lanciando in testa alla classifica il suo Newcastle, che gli vale il riconoscimento di Miglior Manager del mese di agosto. Le straordinarie prestazioni di Cole e Beardsley in attacco, l’ottima regia di Lee (miglior giocatore del mese di settembre), gli assist di Ruel Fox, fanno dei magpies la migliore squadra di inizio stagione.

Questa la classifica dopo 7 giornate di campionato:

  1. NEWCASTLE 19
  2. BLACKBURN 17
  3. NOTTINGHAM FOREST 17
  4. MANCHESTER UTD 13
  5. CHELSEA 12
  6. LIVERPOOL 11
  7. MANCHESTER CITY 11
  8. LEEDS UTD 10
  9. ASTON VILLA 9
  10. WIMBLEDON 9
  11. NORWICH 9….

 


[1] Chris Sutton andrà a formare con Shearer una coppia gol straordinaria, ribattezzata dai tifosi dei rovers “The SAS”, che sta per “Shearer and Sutton”.

[2] Ex compagno di “gol” di Ian Wright e Mark Bright nel Crystal Palace, Collymore si fa vedere nel Southend United dove approda nell’autunno del 1992 segnando 18 gol in 31 gare aiutando la propria squadra a rimanere in Second Division. Viene notato dal Nottingham che lo acquista per 2,75 milioni di sterline, rivelandosi un autentico bomber di razza e trascinatore. Nella stagione 1993/94, quella della promozione, segna ben 19 reti trascinando la squadra di Clark in Premier.

[3] La sua avventura nel Liverpool inizia a undici anni quando viene selezionato per i “Liverpool Schoolboys”, una selezione giovanile dei reds, scoperto dall’osservatore Jim Aspinall. Quello che colpisce subito è il fatto che ogni volta che prende il pallone è praticamente un gol. Dopo due anni firma un contratto giovanile per poi passare professionista al compimento del suo 17esimo compleanno. Sarà il quarto goleador di sempre dalla formazione della FA PREMIER LEAGUE dietro Thierry Henry, Andy Cole e Alan Shearer. Si rivelerà un fuoriclasse anche dopo la sua carriera calcistica: prolifici i suoi investimenti immobiliari che lo renderanno uno degli uomini inglesi più ricchi. I tifosi del Manchester City, una delle sue squadre, affermeranno: “We all live in a Robbie Fowler House”…(“Viviamo tutti in una casa di Robbie Fowler”).

[4] Il 26 ottobre 1994 è una disfatta per gli spurs. Vengono letteralmente travolti dal Notts County per 3 a 0 in Coca Cola League Cup, con gol di Agana e doppietta di McSwegan. Già si vociferava di dissidi all’interno dello spogliatoio del Tottenham, tra il manager argentino e i giocatori più anziani, ma nessuno avrebbe mai pensato che avrebbe portato ad una sconfitta così pesante.

[5] Merson riuscirà temporeanamente a risolvere i suoi problemi extra-calcistici. Rientrato in campo a Febbraio risulterà decisivo nella conquista dell’Arsenal della Coppa delle Coppe. I problemi però riaffioreranno ammessi dallo stesso protagonista: “Oltre droga e alcool, sono stato preso anche dal gioco d’azzardo…Ogni giorno lotto contro la voglia di farla finita”…Saranno frasi molto pesanti che testimonieranno la fragilità di uno dei giocatori più talentuosi del calcio inglese.

[6] Il manager dei gunners cercherà di difendersi affermando che il premio dal procuratore sportivo Hauge non era voluto. Faticherà a rientrare nel giro che conta del calcio inglese.