Storia della Premier League: stagione 1992/93 – I parte

Premier Leaguea cura di Mariano Vitale

La stagione 1992-93 inizia con un nuovo slancio di entusiasmo dovuto ai nuovi introiti provenienti da diritti televisivi e sponsorizzazioni sempre più proficue. Importante è la campagna trasferimenti dei calciatori che comincia subito a infiammare i tifosi inglesi.

E’ il Blackburn Rovers il protagonista del mercato, fortemente sostenuto economicamente dal ricchissimo proprietario Jack Walker. Alan Shearer in primis prelevato dal Southampton per la cifra record di 3,5 milioni di sterline, seguito dagli acquisti di Graeme Le Saux, Stuart Ripley e Kevin Gallacher (quest’ultimo prelevato dal Coventry in seguito all’infortunio proprio di Shearer). Altro colpo è quello di Teddy Sheringham passato dal Nottingham Forest al Tottenham per la cifra di 2 milioni di sterline solo una settimana dopo aver segnato il gol dell’1 a 0[1] con il quale i ragazzi di Brian Clough vincono  con il Liverpool.

Al mitico City Ground una gara piena di emozioni, con i forest letteralmente padroni del campo, ma soprattutto con uno Sheringham capace al 29esimo del primo tempo di siglare un gol meraviglioso: dribbling a rientrare sulla sinistra dell’area di rigore e diagonale alto verso l’incrocio dei pali alla sinistra dell’incolpevole James. E’ il 16 agosto 1992 e da lì a pochi giorni l’attaccante inglese firmerà con gli spurs, dopo l’incontro decisivo tra Terry Venables e Brian Clough. Questi gli schieramenti in campo: Nottingham ForestCrossley, Laws, Pearce, Wilson, Chettle, Keane, Crosby, Gemmill, Clough, Sheringham, Woan; LiverpoolJames, Turner, Burrows, Nicol, Whelan, Wright, Saunders, Stewart, Rush, Walters, Thomas.

Soccer - Premier League - Sheffield Wednesday v Nottingham Forest

Ovviamente tra i protagonisti annunciati della stagione non può non esserci il Manchester United, battuto per la conquista del titolo l’anno precedente da uno strepitoso Leeds United guidato magistralmente da Howard Wilkinson. Ma i red devils non partono nel migliore dei modi. Sconfitta pesantissima per 2 a 1 contro lo Sheffield United nell’opening day con un Brian Deane strepitoso, autore addirittura di una doppietta. Queste le formazioni: Sheffield United – Tracey, Gage, Barnes, Gannon, Beesley, McLeary, Bardshaw, Lake, Cork, Deane, Hodge; Manchester United – Schmeichel, Irwin, Blackmore, Pallister, D.Ferguson, Bruce, Kanchelskis, Ince, McClair, Hughes, Giggs. Per i red devils gol di Mark Hughes.

Questi i risultati della prima giornata della nuova Premier League:

  • Ipswich – Aston Villa 1-1
  • Arsenal – Norwich 2-4
  • Crystal Palace – Blackburn 3-3
  • Chelsea – Oldham 1-1
  • Coventry – Middlesbrough 2-1
  • Everton – Sheffield Wednesday 1-1
  • Leeds United – Wimbledon 2-1
  • Nottingham Forest – Liverpool 1-0
  • Manchester City – Queens Park Rangers 1-1
  • Sheffield United – Manchester United 2-1
  • Southampton – Tottenham 0-0.

Il match sicuramente più sorprendente e emozionante si gioca al leggendario Highbury dove l’Arsenal compie una vera e propria catastrofe sportiva, andando prima in vantaggio di ben due gol con Steve Bould e Kevin Campbell, per poi farsi rimontare e superare da un Norwich entusiasmante, capace di rifilare ai gunners ben 4 gol: doppietta di Robins e gol di Fox e Phillips. Si segnalano ovviamente in negativo le disastrose performance di Tony Adams e David Seaman che insieme al manager Graham vengono messi per primi sul banco degli imputati.

E’ proprio il team di Mike Walker a rappresentare la bellissima sorpresa di inizio stagione. Il gioco brillante, spettacolare e veloce, permette ai canaries di guidare addirittura la classifica fino a Natale. Grande è l’apporto degli attaccanti Mark Robins, David Phillips e Chris Sutton. Per il primo è una vera e propria consacrazione, soprattutto dopo aver contribuito due anni prima a “salvare” nel vero e proprio senso della parola la panchina a Sir Alex Ferguson[2], segnando il gol decisivo nella semifinale di Fa Cup contro l’Oldham Athletic e permettendo quindi ai red devils di approdare in finale e vincerla…Primo trofeo del manager scozzese con lo United.

cris-sutton

La classe di Jeremy Goss, la velocità di Ruel Fox, il contributo in termini di score del giovane Chris Sutton, l’affidabilità in porta di Brian Gunn, tutti elementi che contribuiscono a rendere il Carrow Road la casa di un calcio moderno e spettacolare. Il Blackburn di Kenny Dalglish grazie anche ad uno Shearer semplicemente devastante, il Coventry di Williams, Ndlovu e Kevin Gallacher (poi a marzo trasferitosi ai Rovers) e appunto il Norwich catturano l’attenzione nei primi due mesi posizionandosi ai vertici della Premier League.

Questa la classifica nelle prime posizioni dopo 7 giornate:

  1. NORWICH 16
  2. COVENTRY CITY 15
  3. BLACKBURN 14
  4. MANCHESTER UTD 11
  5. QPR 11
  6. MANCHESTER CITY 11
  7. MIDDLESBROUGH 10
  8. ARSENAL 10
  9. EVERTON 9
  10. ASTON VILLA 9
  11. LEEDS UNITED 9…

Lo show vero e proprio c’è il giorno 3 ottobre 1992 ad Ewood Park, la casa del Blackburn. In campo i rovers affrontano il Norwich in un big-match di alta classifica. Questi gli schieramenti: BlackburnMimms, Brown, Wright, Sherwood, Hendry, Moran, Ripley, Atkins, Shearer, Wegerle, Cowans; NorwichGunn, Culverhouse, Bowen, Butterworth, Newman, Sutton, Goss, Phillips, Robins, Crook, Sutch. Davanti a quasi 17.000 spettatori[3] si attua una delle goleade più pesanti della storia della Premier. 7 a 1 il risultato finale per i ragazzi di Dalglish con il seguente tabellino: Wegerle, Sherwood, Wegerle, Shearer, Cowans, Ripley, Shearer… Newman per i canaries. Difesa ospite letteralmente devastata dalle accelerazioni dei rovers, in particolare da uno Shearer imprendibile: delizioso il pallonetto del 4 a 0 a suggellare la crescita di un attaccante che si rivelerà ben presto leggendario.

Due transfers catturano l’attenzione nell’autunno 1992. Dean Saunders, attaccante gallese, passa dal Liverpool all’Aston Villa ed Eric Cantona, francese, si trasferisce alla corte di Alex Ferguson per 1,2 milioni di sterline, proveniente dalla stagione esaltante con il Leeds United (23 gare e 9 gol segnati nell’anno della vittoria del titolo). Queste le parole del manager dei red devils alla presentazione dell’attaccante transalpino: “Ha talento, ha classe e gli abbiamo fornito una grande opportunità per manifestare tutte le sue doti. Credo che sia un acquisto ottimo dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo”. The King, così soprannominato dai tifosi del Leeds, si ricorderà non solo per la sua classe, ma anche per la sua personalità dirompente… Questo il suo slogan di presentazione al pubblico inglese: “Il ’66 fu un grande anno (great years) per il calcio inglese…Nacque Eric Cantona…”

eric-cantona

I due trasferimenti incidono e non poco sul proseguo del campionato. Se Cantona debutta solo il 6 dicembre 1992 nella vittoria del Manchester United contro il City nel derby vinto dai Red Devils per 2 a 1, Saunders entra subito in perfetta simbiosi con l’ambiente villans. L’attaccante gallese debutta il 13 settembre a Leeds in un match finito 1 a 1, ma contribuisce in modo decisivo alla risalita della squadra di Ron Atkinson: nelle 19 gare successive al suo debutto, l’Aston Villa incanala ben 12 vittorie, 5 pareggi e solo 2 sconfitte con Saunders che mette a segno la bellezza di 10 gol, formando con Dalian Atkinson e Dwight Yorke un attacco micidiale. Nelle 19 gare sopra citate doveroso sottolineare il doppio confronto con il Liverpool di Graeme Souness. L’andata si gioca al Villa Park il 19 settembre 1992 e questi sono i 22 in campo: Aston VillaSpink, Barrett, Staunton, Teale, McGrath, Richardson, Houghton, Parker, Saunders, Atkinson, Froggatt; LiverpoolJames, Piechnik, Burrows, Nicol, Redknapp, Wright, Rosenthal, Marsh, Hutchison, Molby, Walters.

Una partita meravigliosa con addirittura i reds in vantaggio grazie al gol di Walters con un perfetto diagonale a battere l’incolpevole Spink. Proprio Dean Saunders sigla il pareggio appena un minuto dopo lo svantaggio, spalancando le porte del successo alla propria squadra. Atkinson, lo stesso Saunders e Parker completano la quaterna, con Rosenthal che sigla un gol utile solo per le statistiche e per il tabellino che segna al triplice fischio finale 4 a 2 per i Villans. Queste le parole di Graeme Souness, manager del Liverpool, nel dopo partita: “Forse la cessione di Dean non è stata un’idea giusta”…. Il match di ritorno si gioca il 9 gennaio 1993 ad Anfield  davanti a quasi 41.000 spettatori ed è l’occasione per i reds di rifarsi della sconfitta dell’andata. Graeme Souness può contare sull’estro di John Barnes, la velocità di Steve McManaman e la regia di Redknapp. Ma la storia non cambia e la Kop deve di nuovo arrendersi alla voglia di rivalsa del proprio ex beniamino Dean Saunders. Barnes apre le marcature, ma il gallese e Parker ribaltano il risultato conquistando la casa del Liverpool. Ron Aktinson, manager dei villans, viene letteralmente osannato dai propri tifosi uniti in un unico grido: “Big Ron”.

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Intorno a capodanno ovviamente si fanno i primi bilanci. Male Liverpool, Arsenal e Leeds che vedono i propri manager criticati aspramente dall’opinione pubblica. Ecco alcuni titoli dei maggiori quotidiani inglesi a rendere in qualche modo l’idea…

“ANFIELD AGONY” (“agonia Anfield”); “KOP STARS FACE BACKFLASH” (“l’altra faccia delle star della Kop); “GEORGE’S FURY” (“la furia di George”); “GUNNERS FUSED” (“I gunners sono fusi”); “LEEDS IN A SLUMP” (“Leeds in crollo”); “OUT OF LUCK” (“Leeds…momentaneamente assenti”).

Questi i primi posti in classifica dopo 22 giornate:

  1. NORWICH 41
  2. MANCHESTER UTD 38
  3. ASTON VILLA 38
  4. BLACKBURN 37
  5. IPSWICH TOWN 36
  6. CHELSEA 35
  7. QPR 32
  8. COVENTRY 32
  9. ARSENAL 31
  10. MANCHESTER CITY 30
  11. LIVERPOOL 29….

[1] Sarà un gol importante anche a livello televisivo: quello di Teddy Sheringham contro il Liverpool è il primo gol mandato in onda dalla piattaforma Sky Sports.

[2] Alex Ferguson arriva alla guida del Manchester United dopo i mondiali del 1986 trascorsi alla guida della nazionale scozzese. Un palmares da allenatore, prima dell’esperienza con lo United, davvero importante con molti trofei vinti con l’Aberdeen: 3 campionati nazionali, 4 coppe di Scozia, 1 Coppa di Lega scozzese, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea. I primi tempi però non sono proprio rose e fiori alla guida dei red devils. Deludente sia in coppa che in campionato, il manager scozzese viene più volte messo sulla graticola e costretto a dare le dimissioni. Proprio la stagione 1989-90 si rivela un bivio per Ferguson: mentre in campionato il Manchester United si ritrova addirittura in zona retrocessione, in Fa Cup un destino amico lo porta ad iniziare un cammino che negli anni si rivelerà leggendario. Il manager di Glasgow è pronto a fare le valigie quando nel terzo turno di Fa Cup contro il Nottingham Forest, lo United vince per 1 a 0 salvando almeno per il momento il posto al suo allenatore. Clamoroso quello che accade in semifinale: il Manchester affronta l’Oldham Athletic pareggiando 3 a 3. Nel replay ancora pari al novantesimo, questa volta per 1 a 1. Al 115esimo ci pensa il giovane Mark Robins a segnare per lo United favorendo l’approdo in finale con la conseguente vittoria. Ferguson rimarrà all’Old Trafford iniziando un cammino glorioso…e un po’ di merito lo avrà anche lo stesso Mark Robins.

[3] In quell’anno il numero degli spettatori è basso per il rifacimento di molti impianti sportivi inglesi come previsto dalle disposizioni emanate dal Rapporto Taylor. Tutti gli stadi dovranno avere solo posti a sedere, nonostante la richiesta dell’Associazione “Stand up Sit Down” di mantenere alcuni posti in piedi almeno fino alla completa ristrutturazione. La risposta è ovviamente negativa.