Storia della Premier League: la nascita

Premier LeagueInizia oggi una nuova rubrica. Visto il grande successo ricevuto, non appena abbiamo avanzato la proposta, eccovi l’introduzione della Storia della Premier League a puntate. L’autore è Mariano Vitale, un grande e competente appassionato di calcio inglese. Vi proporremo con cadenza settimanale una puntata, che corrisponderà più o meno a metà di una stagione. Avete voglia di scoprire tutto quello che c’è da sapere sul campionato inglese? Bene, non perdiamo tempo e cominciamo subito…

La nascita della Premier League segue i difficili anni Ottanta, un periodo molto particolare per il calcio inglese e l’Inghilterra in generale. Gli stadi sono in pessime condizioni e gli hooligans sono all’apice della loro onda distruttiva, con scontri e cori razzisti a ripetersi per tutto il territorio nazionale. L’immagine calcistica inglese è davvero negativa sia dentro che fuori dal paese, aggravata dalla strage dell’Heysel[1] del 1985, nella quale muoiono 39 tifosi juventini in occasione della finale di Coppa Campioni contro il Liverpool e che comporta la squalifica per 5 anni dalle competizioni europee delle squadre inglesi, e dalla tragedia di Hillsborough[2], nella quale muoiono 96 tifosi del Liverpool, schiacciati dalle transenne che delimitano gli spalti dal terreno di gioco.

hillsborough

Qualcosa va sicuramente fatto, in termini di organizzazione calcistica e di sicurezza. La Prima Divisione è il livello calcistico più alto, ma non è al livello della Serie A italiana o de La Liga spagnola. Tutto inizia con il Rapporto Taylor[3] preparato proprio dopo il disastro dell’Hillsborough, che innanzitutto decreta la fine dei posti in piedi negli stadi inglesi. In questo modo il costo dei biglietti si sarebbe alzato, ma avrebbe obbligato le squadre a cercare di finanziarsi anche esternamente, contando meno sulle entrate provenienti dalla vendita dei biglietti.

Dieci squadre pensano di non partecipare alla Premier League e formare una super league, ma sono convinte a restare. I soldi provenienti dalle TV, gli stadi e gli impianti migliorati, fanno sì che il giro di interessi intorno al calcio si rintensifica e la minaccia di una nuova divisione si rifà viva. In risposta a questa nuova minaccia, c’è la proposta di una nuova lega, anche per migliorare l’attuale poco attraente formula della prima divisione. La nuova proposta del 1991 avrebbe portato più soldi, permesso alle squadre inglesi di competere in Europa e di attrarre talenti e giocatori da tutto il mondo, tre punti impensabili prima di quell’anno.

Nascita della Premier

Il 27 maggio 1992, dopo che molte squadre della Prima Divisione abbandonano la Lega Calcistica, la FA Premier League viene registrata alla Football Association come una società per azioni privata. La Premiership sarebbe stata finanziariamente indipendente dalla FA e capace quindi di negoziare i suoi propri contratti di sponsorizzazione e di televisione, questo avrebbe significato dover modificare la struttura della FA, vecchia di 104 anni. In precedenza composta da 4 livelli, adesso ne comprende solo 3: con la Prima, Seconda e Terza divisione che scendono di un livello ciascuna e la Premier League sul gradino più alto del calcio inglese. Il formato della competizione rimane più o meno lo stesso, con il sistema di retrocessioni e promozioni invariato.

La Premiership sarà composta ora da 20 squadre, ma nasce fedele al formato della Prima Divisione, con 22 squadre, nella stagione 1992/93. Le prime partecipanti saranno:

  • Arsenal
  • Aston Villa
  • Blackburn Rovers
  • Chelsea
  • Coventry City
  • Crystal Palace
  • Everton
  • Ipswich Town
  • Leeds United
  • Liverpool
  • Manchester City
  • Manchester United
  • Middlesbrough
  • Norwich City
  • Nottingham Forest
  • Oldham Athletic
  • Queens Park Rangers
  • Sheffield United
  • Sheffield Wednesday
  • Southampton
  • Tottenham Hotspur
  • Wimbledon.

[1] 29 maggio 1985: è in programma la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Una designazione quella dell’Heysel molto criticata dall’opinione pubblica, vista la fatiscenza della struttura. Ai tifosi bianconeri viene assegnato il settore N opposto a quello degli ultrà dei reds. Il settore Z viene lasciato per coloro che si organizzano autonomamente, venendo comunque riempito dai sostenitori juventini. Circa un’ora prima del match gli hooligans inglesi cominciano a spingere proprio verso quest’ultimo settore, cercando il cosiddetto “take an end” (prendi la curva), sfondando le reti divisorie peraltro molto deboli. Molti tifosi della Juve rimangono schiacciati e soffocati dalla ressa tesa a sfuggire all’attacco. Tra questi si conteranno 39 morti e in tutto 600 feriti. La gara sarà comunque disputata, vinta poi dalla Juve per 1 a 0.

[2] 15 aprile 1989: lo stadio di Hillsborough ospita la semifinale di Fa Cup tra Liverpool e Nottingham Forest. Alla tifoseria del Liverpool viene assegnata la Leppings Lane, settore a sinistra della tribuna centrale, contenente 14.600 posti, mentre ai forest la Spion Kop End di 21000 posti. Migliaia dei tifosi del Liverpool prendono d’assalto Sheffield con l’entusiasmo che da sempre può suscitare una semifinale di Fa Cup. La Leppings Lane possiede appena 6 ingressi non permettendo a ridosso della gara un afflusso molto fluido e veloce. A quindici minuti dalla partita la massa di persone all’esterno è ancora imponente e la polizia decide di aprire il “Gate C”, un grosso cancello d’acciaio posto all’ingresso di un tunnel che conduce all’interno della Leppings Lane. L’idea si rivela catastrofica: la massa di gente comincia a spingere verso una parte del settore capace di contenere soltanto 2000 posti. Le persone in pochi minuti si ritrovano schiacciate verso le recinzioni e chiuse in un imbuto dal quale è impossibile uscire. Incredibilmente la gara inizia senza che nessuno si accorga della tragedia in divenire. Il match sarà sospeso dopo 6 minuti con i tifosi che invadono il terreno di gioco utilizzato come via di fuga: moriranno 96 persone tra cui circa una settantina aventi meno di trent’anni. Per vent’anni mancherà il responsabile di tutto ciò, fino al settembre 2012, quando una nuova inchiesta dell’’Hillsborough Indepedent Panel (una commissione presieduta dal vescovo di Liverpool su spinta dei parenti delle vittime) attraverso la voce del Premier Cameron, riconosce ufficialmente le colpe della polizia di South Yorkshire, tra l’altro rea di aver manipolato testimonianze e reale versione dei fatti, scagionando definitivamente la tifoseria dei reds accusata fino a quel momento. Cameron chiederà scusa ai parenti delle vittime sia per l’attesa estenuante di un verdetto, sia per la organizzazione disastrosa causa della strage.

[3] Il rapporto Taylor oltre a regolarizzare la sistemazione dei tifosi all’interno dell’impianto, si pronuncerà anche relativamente alla vendita di alcolici, alla regolamentazione di cancelli, tornelli, barriere metalliche e prezzi dei biglietti. Prende il nome dal suo redattore Lord Peter Taylor di Gosforth.