Intervista con Gianni Priano, un groundhopper d’altri tempi

gianni-priano1Abbiamo fatto due chiacchiere con Gianni Priano, un grande appassionato di calcio inglese. Un precursore, uno di quelli che viveva la sua passione negli anni Settanta e Ottanta, quando non essendoci ancora internet e i voli low cost era molto più difficile e bisogna davvero provare un amore sviscerato per questo sport. La sua fotografia sta tutta in una frase: “Io ho amato quel calcio, fino al 2000 era la mia vita…”

Perché questo amore per l’Inghilterra? Come è nato? Quando?
Premetto che fin da bambino ho sempre avuto un grande amore per l’Inghilterra e per la lingua inglese, forse dovuto al fatto che alle elementari i miei genitori mi iscrissero ad un corso di inglese che si faceva a scuola, a pagamento, e sicuramente per loro è stato un sacrificio grande.

Poi cosa è successo?
Poi, diversi anni dopo, ho visto la prima FA Cup Final in tv nel 1970: Leeds-Chelsea 2-2 a Wembley. Mi sembra fosse la tv svizzera, che da Genova spesso si vedeva. E lì è iniziato l’amore, quello con la A maiuscola, per il calcio inglese.

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Come si coltivava a quel tempo questo amore? Oggi è facile, con internet, i voli low cost, ma in quegli anni?
Ogni settimana, soprattutto il lunedì, andavo in centro, abitavo in periferia, a comprare il “Sunday Mirror” per leggere i risultati degli incontri del sabato. Poi un giorno del 1973 nella “solita” edicola di Genova ho visto esposto per la preima volta “Shoot”: a momenti svengo. Da quella volta, per anni, ogni settimana, andavo a comprarlo e me lo “divoravo” già al ritorno in treno o in autobus.

Sembrano secoli fa.
Dal 1985 poi ho fatto, per Shoot, direttamente l’abbonamento a Londra e sono andato in treno a Peterborough per abbonarmi a “Match” e anni dopo a “90 minutes” Li ho ancora tutti, anche se molto materiale diciamo “minore” l’ho stupidamente buttato.

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Raccontaci i tuoi primi viaggi in Inghilterra.
Il primo viaggio in England, fu nel 1978 a Londra con un amico. Visitai quasi tutti gli stadi londinesi, puoi trovare le foto di quel viaggio sul gruppo facebook “Noi che amiamo il calcio anglosassone“. La seconda volta fu nel 1985, in viaggio di nozze. Londra, Inghilterra e Scozia e anche lì tour in molti stadi con mia moglie. Avevamo conosciuto tramite un amico, un fotografo di calcio inglese molto famoso, Roger Parker, siamo stati suoi ospiti e lui e la sua famiglia sono poi venuti da noi. Insomma eravamo molto amici. Spesso sono andato da solo a casa sua e con lui a moltissimi incontri dove lui faceva servizi fotografici. Grandissimi ricordi, ho conosciuto anche molti giocatori e allenatori negli anni 80/90.

Facci qualche nome, siamo curiosi.
I più amici sono stati Trevor Francis e Graeme Souness, anche per la loro militanza nella Samp. Sono stato a casa loro e, soprattutto, sono stato per un giorno intero ospite di Souness ad Anfield quando allenava i Reds.

Qual è lo stadio più bello che hai visto?
Lo stadio più bello? In quegli anni tantissimi erano belli e affascinanti, carichi di atmosfera. Per me il più bello era il “vecchio Wembley”, anche per motivi sentimentali: ci ho visto la finale della Coppa dei Campioni Samp-Barca e, anche se sconfitti, esserci stati resterà indimenticabile. E poi lì ho visto anche la FA Cup Final 1986 Liverpool-Everton, 3-1. Un’emozione incredibile! Una delle ultime volte con 100.000 spettatori. Il biglietto me lo procurò Roger. Sono stato da lui una settimana prima della finale e abbiamo girato i ritiri dei Reds e dei Blues.

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E se dovessi scegliere invece uno stadio di club?
Il mio stadio di club preferito era Goodison Park, stupendo, maestoso, affascinante in quegli anni. Ho ancora i brividi. Per me non c’è paragone con Anfield. Goodison è troppo più bello. Poi amavo Highbury, lo stadio insieme a Stamford Bridge dove ho visto più partite. Ero anche a Londra mentre lo demolivano: che tristezza. E poi tanti altri bellissimi, Elland Road, Villa Park, White Hart Lane, Celtic Park, Upton Park, Ibrox, Lansdowne Road, Twickenham, potrei continuare. Ma parlo sempre degli stadi anni 70-80-90. Sono stato a Londra 23 volte, rimpiango di non aver visto il vecchio Molineux, se penso che ero a 10 minuti, e mi manca uno dei miei preferiti, Bramall Lane.

La nostra chiacchierata con Gianni non finisce qui, statene certi…