Come nasce la tua passione per il Crystal Palace?
La passione nasce grazie ad Edgar Davids e a mio nonno. Nel 2010 lessi sulla Gazzetta che Davids sarebbe andato a giocare in questa squadra di Championship dal nome piuttosto particolare e nel frattempo scopro quasi per caso che Sportitalia trasmette la Championship. A quel punto comincio ad affezionarmi a quella squadra e a seguirla il più possibile. Dall’altro lato c’è invece mio nonno: parlando con lui, una volta mi disse che quando era bambino tutti i suoi amici tifavano Juve, Milan o Inter; per differenziarsi lui e un suo amico decisero di tifare rispettivamente Bologna e Fiorentina. Perciò, quando ho scoperto il Palace ho pensato che fosse anche un bel modo per continuare la filosofia di mio nonno. Tra l’altro i colori sociali sono gli stessi del Bologna, quindi ancora meglio.
Sei mai stato a Selhurst Park?
Purtroppo il mio ultimo viaggio a Londra è stato prima di scoprire il Palace, quindi a Selhurst non sono mai stato. Certamente è nella mia lista delle cose da fare, anche perché dicono sia uno dei più caldi di tutta Inghilterra.
Come segui la squadra?
Sicuramente Fox Sports mi ha aiutato parecchio, ma spesso le partite del Palace non erano in diretta, quindi mi toccava vederle in streaming o in differita. Ovviamente poi tutto ciò che rimane al di fuori delle partite si può seguire atrraverso siti internet e social network.
Cosa consigli a chi si avvicina al tifo per una squadra inglese?
A chi inizia col calcio inglese consiglio vivamente di non soffermarsi su un’unica squadra o comunque su un’unica realtà calcistica, perché rischierebbe di perdersi la vera bellezza del calcio inglese: la varietà. Ci sono squadre che al giorno d’oggi non sono più nelle serie maggiori ma che hanno alle loro spalle grandi successi e storie straordinarie. E soprattutto seguite la FA Cup perché è la più bella, avvincente e soprendente competizione che esista su questo pianeta.
Sei tifoso anche in Italia? Se sì, quali sono le differenze fra calcio inglese e italiano secondo te?
Tifo Juventus, ma ammetto di guardare sempre meno calcio italiano. Ormai le partite stanno diventando (tranne alcune eccezioni) prettamente difensive e quindi parecchio noiose. Oltremanica invece si privilegia la fase offensiva e di conseguenza lo spettacolo; capita raramente di vedere una “piccola” andare a giocare in casa di una “grande” e rimanere chiusi in difesa come succede in Italia: si giocano le loro carte, poi si vedrà. La seconda grossa differenza è nel ruolo dei giovani, la vera pecca del nostro calcio. Mi è capitato ad esempio di vedere qualche partita del Southampton: giocavano 3-4 del 1995, tutti cresciuti nelle giovanili. Poi la differenza si vede.