Storia della Premier League: stagione 1993/94 – I parte

Premier Leaguea cura di Mariano Vitale

La stagione 1993-94 inizia subito confermando lo strapotere del Manchester United. Nella Charity Shield[1], i red devils conquistano il primo trofeo stagionale battendo ai rigori l’Arsenal di George Graham. 1 a 1 il risultato nei tempi regolamentari con i gol di Mark Hughes e Ian Wright. Nella lotteria infinita dei penalty decisivo l’errore di David Seaman, portiere dei gunners.

Sono molti gli elementi di interesse all’inizio del campionato. Sponsorizzata dalla Carling Breveries, la Premier comincia ad arricchirsi tecnicamente e tatticamente. Il campionato “ospita” le neo promosse Newcastle, West Ham e Swindon Town. I magpies guidati dal leggendario Kevin Keegan e vincitori della First Division si presentano con un livello tecnico già oggettivamente adatto alla massima serie, potendo contare sull’acquisto dal Bristol City di Andy Cole autore l’anno precedente di ben 20 reti. Gli hammers, retrocessi l’anno prima la nascita della Premier, hanno come obiettivo una salvezza tranquilla almeno stando alle parole del proprio manager Billy Bonds. I ferrovieri (The Railwaynmen) di Swindon partecipano per la prima volta alla massima serie inglese, avendola sfiorata nel 1990 dopo aver vinto la First Division, ma non essendo stati ammessi per irregolarità finanziarie[2].

Andy ColeLa campagna trasferimenti, incentivata da introiti sempre più consistenti, raccoglie l’attenzione maggiore, caratterizzata dal fatto che molti cambiamenti di maglia avvengono superando la cifra del milione di sterline: il Manchester United si assicura per 3,75 milioni di sterline il centrocampista irlandese 22enne proveniente dal Nottingham Forest, Roy Keane. David White passa dal Manchester City al Leeds United, David Rocastle dal Leeds al Manchester City, Roy Wegerle dai rovers al Coventry, e Tim  Flowers, il più esperto portiere inglese, per ben 2,5 milioni di sterline dal Southampton al Blackburn di Kenny Dalglish.

Queste le squadre partecipanti alla Premier League 93/94:

  • Arsenal
  • Aston Villa
  • Blackburn Rovers
  • Chelsea
  • Coventry
  • Everton
  • Ipswich Town
  • Leeds United
  • Liverpool
  • Manchester City
  • Manchester United
  • Newcastle United
  • Norwich City
  • Oldham Athletic
  • Queens Park Rangers
  • Sheffield United
  • Sheffield Wednesday
  • Southampton
  • Swindon Town
  • Tottenham
  • West Ham
  • Wimbledon.

La prima giornata si apre subito “col botto”, dicendola in gergo calcistico… Come l’anno precedente il clamoroso tonfo si realizza di nuovo all’Highbury, dove si affrontano Arsenal e Coventry. Il 14 agosto 1993 è un pomeriggio caldo a Londra ma si rivelerà molto freddo per i tifosi dei Gunners… Queste le formazioni scese in campo agli ordini dell’arbitro Alan Wilkie: ArsenalSeaman, Dixon, Winterburn, Davis, Linigham, Adams, Campbell, Wright, Merson, Limpar, Jensen; CoventryGould, Atherton, Renne, Williams, Quinn, Ndlovu, Wegerle, Flynn, Babb, Robson, Sheridan.

C’è letteralmente una sola squadra in campo, il Coventry: gli sky blues giocano una partita straordinaria, impartendo una vera e propria lezione di calcio ai padroni di casa. 0-3 il risultato finale con un leggendario Micky Quinn autore addirittura di una tripletta, che lo fa entrare nel giro della nazionale inglese anche a causa degli infortuni di Alan Shearer e David Hirst dello Sheffield Wednesday.

Mickey QuinnQuesti sono i risultati della prima giornata di campionato:

  • Arsenal-Coventry 0-3
  • Aston Villa – QPR 4-1
  • Chelsea-Blackburn 1-2
  • Liverpool – Sheffield W. 2-0
  • Manchester City – Leeds United 1-1
  • Newcastle – Tottenham 1-1
  • Norwich – Manchester Utd 0-2
  • Oldham Athletic – Ipswich Town 0-3
  • Sheffield U. – Swindon Town 3-1
  • Southampton – Everton 0-2
  • West Ham – Wimbledon 0-2.

Partono bene le due squadre di Liverpool. I reds vengono trascinati da un immenso Nigel Clough e dall’immortale Ian Rush. L’Everton si esalta grazie ai gol di Paul Rideout e Tony Cottee. Ma entrambe non riescono a tenere il passo di un grande Manchester United. I red devils sembrano imbattibili e lo dimostrano in una serie fantastica di risultati positivi interrotta nell’unica sconfitta, nei primi mesi di campionato, con il Chelsea allo Stamford Bridge per 1 a 0 grazie al gol di Gavin Peacock. Un assemblaggio di giocatori di quantità e di qualità, un gioco spettacolare e veloce, i colpi e i gol di giocatori fantastici come Cantona, Sharpe, Hughes, Giggs. Insomma un gruppo di talenti che trasformano la prima parte di stagione 93/94 in un assoluto dominio.

Intanto si saluta il rientro dopo ben 7 mesi di assenza per un grave infortunio al ginocchio, di Alan Shearer. Al St. James Park di Newcastle gli bastano 15 minuti per entrare e siglare il suo primo gol stagionale pareggiando il vantaggio bianco-nero di Andy Cole. Kenny Dalglish non risparmierà complimenti a fine gara al suo bomber: “Mi è mancato più lui che mia moglie….però mi raccomando non ditelo a lei…”

Nigel CloughMeravigliosa è il 18 settembre 1993 l’atmosfera al Goodison Park di Liverpool. C’è il derby e davanti a 40.000 persone si affrontano Everton e Liverpool. Le formazioni in campo: EvertonSouthall, Jackson, Hinchcliffe, Ablett, Ward, Cottee, Horne, Beagrie, Holmes, Ebbrell, Rideout; Liverpool – Grobbelar, Dicks, Nicol, Wright, Clough, Rush, Walters, Whelan, Redknapp, McManaman, Ruddock.

E’ un derby molto sentito sia per la classifica, che per la tradizione che porta con sé. Il Merseyside Derby viene anche denominato “The Friendly Derby” a causa del gran numero delle famiglie di Liverpool che hanno in sé tifosi di entrambe le squadre. Ed è proprio il rispetto reciproco tra blues e reds a caratterizzare questo particolare match, a differenza di altri derby magari più “calorosi” nel calcio mondiale. In campo però nessuno si risparmia e la gara è molto emozionante. Il Liverpool non gioca male e sfiora in più di qualche circostanza il gol, che arriva però a favore dei toffees al 27esimo del primo tempo con un gran diagonale scoccato da Mark Ward. Indimenticabile in quella circostanza la lite furibonda condita anche da “scazzottamento” tra i compagni di squadra Grobbelar e McManaman… “staccati” addirittura dall’arbitro David Elleray. Il Liverpool cerca di reagire, ma i blues tengono molto bene e chiudono la gara all’85esimo con il gol del solito Tony Cottee.

Il Liverpool si sfalda, l’Everton non dà continuità ai risultati, mentre George Graham ricompatta il proprio Arsenal dopo la clamorosa sconfitta nell’opening day e si presenta dopo due mesi di campionato come principale inseguitore dei red devils. Il 19 settembre 1993 c’è il big match all’Old Trafford proprio contro il Manchester United. La partita è equilibrata e solo una bomba su punizione di Eric Cantona rompe gli indugi e regala ai red devils tre punti fondamentali in classifica, che si presenta così dopo 9 giornate:

  1. MANCHESTER UTD 22
  2. ARSENAL 19
  3. ASTON VILLA 16
  4. WIMBLEDON 16
  5. LEEDS UNITED 16
  6. NORWICH 15
  7. TOTTENHAM 15
  8. BLACKBURN 15
  9. EVERTON 15
  10. COVENTRY 14
  11. NEWCASTLE 13….

Matthew Le Tissier e Andy Cole catturano l’attenzione nell’autunno del ’93. I due giocatori rispettivamente del Southampton e del Newcastle regalano con giocate e gol, spettacolo e classe allo stato puro. Matthew Le Tissier, classe ’68, è il simbolo e l’idolo dei Saints. Nel ’90 riceve il premio come miglior giovane del campionato inglese ma è negli anni successivi, attraverso prestazioni meravigliose, che si guadagna l’appellativo dai suoi tifosi di “Le God”. Quello che fa in occasione della gara casalinga con il Newcastle il 24 ottobre 1993 sa di epico. Una doppietta che rimane nella storia del calcio inglese e che permette al Southampton di vincere la gara per 2 a 1. Il primo gol segnato con un doppio pallonetto a superare i diretti difensori avversari e appoggio di piatto a battere l’estremo difensore Hooper. Il secondo con un tiro a volo dai 20 metri che si va ad insaccare sotto l’incrocio. Ian Branfoot manager dei Saints, sbalordito in panchina, si renderà protagonista nel dopo-gara chiedendo la maglia come ricordo al suo giocatore.

Andy Cole, classe ’71, proveniente dal Bristol City[3] e giovane più interessante di tutta la Premier. Insieme a Peter Beardsley forma uno degli attacchi più prolifici della stagione ‘93/’94. Lo score del giovane attaccante inglese è semplicemente impressionante: 18 gol da agosto a dicembre che ne fanno la nuova stella dei magpies. Straordinario nella partita casalinga contro il Liverpool: tripletta storica a decretare il 3 a 0 finale. Graeme Souness, manager dei reds,  a fine gara gli stringerà la mano… trovandosi di fronte il giocatore che tutti i tabloid ormai definiscono: “The King of England”.

Matt Le TissierSi arriva a Natale con un solo tema: l’enorme divario tra il Manchester United di Alex Ferguson e le altre squadre. I red devils dimostrano tutto il loro potenziale soprattutto nel leggendario derby del 7 novembre ’93. Gli schieramenti: Manchester CityCoton, Phelan, McMahon, Curle, Vonk, White, Sheron, Quinn, Flitcroft, Kernaghan, Edghill; Manchester UnitedSchmeichel, Parker, Irwin, Pallister, Sharpe, Bruce, Cantona, Ince, Hughes, Kanchelskis, Keane.

Al Maine Road tutto esaurito, va in scena un autentico spettacolo di emozioni e colpi di scena. I ragazzi di Ferguson cominciano bene creando un paio di occasioni soprattutto con Mark Hughes, ma Coton risponde con grandi interventi. Al 21esimo Niall Quinn rompe il ghiaccio e di testa porta in vantaggio il City. Al 32esimo lo stesso attaccante irlandese, approfittando di un’uscita grossolana di Schmeichel, raddoppia facendo esplodere i propri tifosi. Sembra solo l’inizio di un sogno per i citizens, ma si rivelerà ben presto un doloroso incubo. Nel secondo tempo i red devils rientrano con tutt’altro spirito in campo e soprattutto con un Cantona devastante. Prima al 52esimo, poi al 77esimo, approfittando anch’egli di alcuni svarioni difensivi, riporta lo United al pareggio. All’86esimo il gelo per i tifosi del Maine Road: Irwin galoppa sulla sinistra, cross pennellato sfiorato da Hughes di testa, con il pallone che va a finire sul secondo palo, ma soprattutto sui piedi di Roy Keane che con un tap-in vincente batte Coton e si lancia in una gioia incontenibile… 2-3 il risultato finale, con il giovane centrocampista irlandese che si rende protagonista anche fuori dal campo non riuscendo a rilasciare l’intervista del dopo gara… letteralmente sommerso davanti alle telecamere dai propri compagni.

Dopo 23 partite ecco la classifica completa:

  • MANCHESTER UTD 56
  • BLACKBURN 42
  • LEEDS UNITED 41
  • ARSENAL 40
  • NEWCASTLE 36
  • QPR 35
  • NORWICH 34
  • ASTON VILLA 34
  • LIVERPOOL 33
  • SHEFFIELD W. 31
  • TOTTENHAM 30
  • IPSWICH TOWN 30
  • WEST HAM 30
  • WIMBLEDON 29
  • COVENTRY 27
  • EVERTON 25
  • MANCHESTER CITY 20
  • OLDHAM ATH. 19
  • CHELSEA 18
  • SOUTHAMPTON 18
  • SHEFFIELD UTD 18
  • SWINDON TOWN 15.

[1] La Charity Shield, letteralmente “scudo della carità”, è la competizione che si disputa tra le vincitrici dei due titoli nazionali più importanti: la Premier League e la Fa Cup. Inizialmente, tra il 1898 e il 1905, si gioca tra la migliore squadra professionistica e la migliore squadra dilettante. Il nome deriva dal fatto che i proventi derivanti dal match vengono destinati ad ospedali ed enti benefici scelti dalle compagini partecipanti, particolarità rimasta tuttora. Dal 2003 prende il nome di Community Shield (“scudo della comunità”).

[2] Il chairman dello Swindon Town, Brian Hillier nel gennaio del 1990 viene arrestato con l’accusa di frode finanziaria e sospettato di aver scommesso sullla sconfitta della sua squadra in una gara dell’edizione della Fa Cup 1987/88. Solo per irregolarità finanziarie verrà condannato e con lui lo Swindon, che nonostante la vittoria in Second Division nel 1990, non sarà ammesso al campionato di First Division (l’attuale Premier), promozione rinviata di due anni.

[3] Per l’acquisto di Andy Cole dal Fulham, il Bristol sborsa la bellezza di 500.000 sterline, l’acquisto più costoso nella storia del club di Ashton Gate.

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