Walthamstow Avenue: i dilettanti che spaventarono i Red Devils

walthamstow_avenue_cresta cura di Marco Parmigiani

Manchester United v Walthamstow Avenue 31 gennaio 1953. Il piccolo club dell’east londinese, che arriva a sfidare i giganti dello United, la Busby’s company, tutta composta da giocatori che normalmente vanno sui giornali per le loro gesta. E ora eccoli li, di fronte a loro, faccia a faccia, nel tempio dei Red Devils, con il pubblico di casa che impazzisce per i propri beniamini. Per arrivare a sfidare lo United, il Walthamstow al 3 Turno ci regala un Gian Killing, battendo 2-1 lo Stockport al Green Pond Road, davanti a ben 16,000 spettatori, grazie a due reti di Lucas, che regalano l’accesso al 4 Turno.Nessuno pensa che dall’urna possa uscire il Manchester United, per di più away. Si va all’Old Trafford, a giocare davanti a 30.000 spettatori, abituati al centinaio che seguivano gli “A’s“, nickname davvero strano. Allo United sono tutti professionisti, possiamo ricordare oltre al giovane Busby, Johnny Carey, Stan Pearson e Jack Rowley, autore di due reti nella finale di FA Cup vinta nel 1947 contro il Blackpool. Mentre tutti i giocatori del Walthamstow lavorano, come ad esempio Young. Di sabato indossa le scarpette da gioco, ma durante la settimana vende frutta a Covent Garden.

walthamstow-avenue-rosettesE così arriva il 31 gennaio, i giornali hanno seguito le storie di questi ragazzi dell’East End, che grazie alla vittoria nella FA Amateur hanno staccato il biglietto per entrare direttamente al 1 Turno di FA Cup, ma nessuno di loro, avrebbe mai pensato di andare a Manchester, ma soprattutto di arrivare al 4 Turno, dopo aver eliminato nell’ordine Wimbledon, Watford e Stockport, diventando il primo club amatoriale a raggiungere questo livello della competizione. Il viaggio verso Manchester, per i ragazzi del Walthamstow è vissuto in allegria, senza troppi pensieri al match, comunque andrà, è già un successo essere li.

doug-young-the-guardian-jan-17-19531Ma ecco in lontananza lo stadio, l’Old Trafford e quanta gente, gli spogliatoi sono grandissimi. Viene regalato il match programme e dove all’interno c’è un fumetto parodia, dove lo United distrugge il piccolo team di Non League. Questo dà la carica ai ragazzi, che entrano in campo e si accorgono di quanta gente c’è: ben 34.000 spettatori. A Wembley erano in 10.000 per la finale FA Amateur vinta a maggio contro il Leyton. Il terreno è in buono stato, ma c’è un forte vento, che potrebbe condizionare il match. Lo United, parte forte, ma il portiere polacco Gerula para tutto.

lewis-v-chilton-at-highbury-1953-copyNiente può però sul tiro di Eddie Lewis, che porta in vantaggio lo United. Tutto l’Old Trafford pensa a una ripresa in discesa, invece a 10 minuti dalla fine, Lewis, ma Jim quello del Walthamstow, pareggia, gelando come il vento tutto lo stadio e regalando un inaspettato replay. Il viaggio di ritorno è una festa unica, rivivendo ad occhi aperti il match e pensando ad un eventuale miracolo nel replay. Miracolo che però non avviene, perché a Highbury, casa dell’Arsenal, lo United si impone 5-2, davanti a 50.000 spettatori. Lewis segna ancora due reti, ma stavolta non serviranno, a fine partita gli A’s escono tra gli applausi, per il fantastico cammino fatto.

jim-lewis-scores-avenues-equaliser-at-old-traffordMa chi giocava in quella mitica squadra di amatori? Da ricordare sicuramente il portiere polacco Stan Gerula, il futuro capitano del Chelsea, Derek Saunders, il giocatore di cricket della nazionale inglese, Trevor Bailey, e il bomber Jim Lewis. Lewis, oltre ad essere stato protagonista di questo 4 Turno, entrò nella storia degli A’s. Grazie a quel match ricevette un contratto dal Chelsea. Esordì al Green Pord Road a 16 anni, disputando 522 gare e segnando 423 reti. Vestì la maglia dell’Inghilterra Amatori per 49 volte, pertecipò a tre Olimpiadi con la Gran Bretagna, segnando 4 reti. Mentre al Chelsea, fece 95 presenze, segnando 40 reti, e vinse il campionato del 1955. Ma quello non fu l’unico miracolo degli A’s in FA Cup. Purtroppo oggi non esistono più, anche se avranno sempre un posto nella storia del calcio inglese.