Londra: le statue dei simboli del calcio

Bobby MooreCi sono simboli che restano indelebili nella storia dei club. Personaggi che hanno dedicato la loro vita sportiva alla causa di una squadra. Oggi le loro statue spiccano, orgogliose e fiere, fuori da quegli stadi che li hanno visti protagonisti. Anche Londra racchiude alcune di queste particolari “opere d’arte”, nascoste nei piazzali di fronte ai più grandi stadi. Wembley, Emirates, Craven Cottage, Upton Park, The Valley. Andiamo a scoprirle, stadio per stadio, storia per storia.

  • Bobby Moore – Wembley Stadium. La statua rappresenta il grandissimo capitano dell’Inghilterra campione del mondo, Bobby Moore (a 14 anni dalla sua morte), e fu inaugurata l’11 maggio 2007. E’ alta 6,1 metri e fu commissionata dalla stessa Football Association. L’autore è stato il Royal Sculptor Philip Jackson, che aveva già ritratto lo storico numero 6 nella World Cup Sculpture. Il calciatore è rappresentato a braccia conserte, con il pallone sotto il piede sinistro e guarda la Wembley way, percorsa dai tifosi che si recano allo stadio. La statua poggia su un piedistallo dove sono raffigurati tutta la squadra campione del mondo e un cappellino che reca la scritta “World Championship, Jules Rimet Cup, 1970”. L’opera fu disvelata al pubblico da Sir Bobby Charlton.

  • The World Cup Sculpture or The Champions. E’ una statua di bronzo dedicata ai campioni del mondo del 1966 e si trova vicino allo stadio del West Ham. Fu inaugurata il 28 aprile 2003. Rappresenta Bobby Moore, Geoff Hurst, Martin Peters e Ray Wilson: questi ultimi tre tengono sulle spalle il capitano che stringe la Coppa Rimet fra le mani. L’autore è ancora Philip Jackson e il lavoro fu commissionato dal Newham Council e dal West Ham United, per celebrare l’apporto della squadra alla conquista del titolo. Precisamente la statua si trova all’incrocio fra Barking Road e Green Street.

  • Peter Osgood – Stamford Bridge. E’ ancora Philip Jackson a scolpire la statua che rende omaggio a The King of Stamford Bridge, Peter Osgood. ll giocatore, che spese la sua carriera fra Chelsea e Southampton, può vantare con i Blues 289 presenze e 105 gol in 11 anni di carriera. La scultura si trova dietro la West Stand e fu inaugurata il 24 settembre 2010.

  • Johnny Haynes – Craven Cottage. Mani sui fianchi, piede destro sul pallone. E’ così che è stato immortalato John Norman Haynes, detto Johnny, dal 1952 al 1970 bandiera del Fulham, con il quale ha collezionato 594 presenze e 147 gol. La statua fu realizzata da Douglas Jennings e inaugurata il 28 luglio 2008. Fino a poco tempo fa, presso lo stadio sulle rive del Tamigi, si trovava anche una discussa e discutibile statua di Michael Jackson, fortunatamente rimossa.

  • Thierry Henry – Emirates Stadium. In maggior realizzatore della storia dei Gunners (258 gare e 175 gol) è stato ritratto mentre festeggia uno dei suoi tanti gol, scivolando con le ginocchia sull’erba del campo, sguardo serio e pugni chiusi. La statua fu inaugurata il 10 dicembre 2011. La statua si trova all’esterno del nuovo stadio ed è stata realizzata da Margot Roulleau-Gallais, Ian Lander e MDM.

  • Herbert Chapman – Emirates Stadium. Sempre nel 2011 fu posta all’esterno dello stadio dei Gunners, la statua, realizzata da MDM, del grande allenatore che guidò la squadra dal 1925 al 1934.

  • Tony Adams – Emirates Stadium. 504 presenze e 32 reti sono valse al roccioso difensore dell’Arsenal un eterno ricordo all’esterno dell’Emirates. Braccia allargate e sguardo fiero per uno dei più amati giocatori biancorossi (MDM, 2011)

  • Dennis Bergkamp – Emirates Stadium. Sembra che a breve anche il biondo olandese andrà a far compagnia alle prime tre statue dei Gunners. La posa sarà quella di uno stop aereo fatto con il collo del piede.
  • Sam Bartram – The Valley. 579 presenze valgono bene una statua. Un vero e proprio simbolo degli Addicks se ne sta fiero e impassibile all’ingresso dello stadio. Era il 2006 quando l’opera di Anthony Hawken fu svelata al pubblico.