Intervista a Marco Parmigiani, il papà di Londra Calcistica

Marco ParmigianiFinalmente siamo riusciti a mettere davanti ai nostri immaginari microfoni un vero mostro sacro del calcio britannico in Italia. Grande tifoso della non League, espertissimo di Londra, fondatore di Londra Calcistica. Il nostro sito deve molto a lui e non finiremo mai di ringraziarlo per tutte le perle che ci regala continuamente. Signore e signori, Marco Parmigiani.Com’è nata la tua passione per il calcio inglese?
Fine anni Ottanta, grazie al vecchio Tele+. Vidi una Kop immensa e mi innamorai di quella bolgia, di quel tifo pazzesco.

Come ti è venuta l’idea di Londra Calcistica?
Mi piaceva l’idea di condividere con altre persone le mie foto e poi con un blog non avrei perso tutto il materiale. Diciamo che l’idea è nata quando il primo PC che usavo mi ha abbandonato con tutte le immagini.

Ti manca Londra calcistica? Avresti voglia di ricominciare?
Mi manca molto. Ricordo le giornate in cui avevo appena finito di fare il turno di notte, giusto il tempo di cambiarmi, prendere la fotocamera e girare Londra o il Sud dell’Inghilterra a caccia di stadi e far foto alle città. Ricominciare? Si ricomincerò. Un domani, quando le mie gemelle saranno grandi, ritornerò in UK, col lavoro che faccio non avrò problemi.

Marco Parmigiani

La dirigenza del Wealdstone premia il suo tifoso italiano

Hai qualche progetto in pentola?
Oltre alla mia collaborazione con questo sito? Ne ho tanti, ora mi sto occupando di Scozia e Irlanda del Nord, insieme ai ragazzi di English Football Station.

Qual è il tuo stadio preferito fra i professionisti? E in non League?
Tra i prof mi sono piaciuti quelli di Brentford e Fulham. Mentre di Non League, sicuramente St Albans, che si trova nel parco cittadino. Negli anni Novanta era famoso per la pianta presente in una Stand. Poi Carshalton, che ha una stand up laterale lunghissima. Bromley molto molto old. Ma tutti gli stadi di non League mi hanno lasciato qualcosa dentro.

Hai conosciuto qualche personaggio interessante durante i tuoi viaggi “calcistici”?
Ho conosciuti molti groundhopper, che sapevano chi ero, a volte mi descrivevano loro la mia vita. Mi è rimasto impresso il magazziniere del Torquay, perché mi disse “Io seguo il calcio italiano conosco squadre come Ascoli, Udinese, Lecce ecc. Fra i calciatori non posso non citare Richard Jolly, un vero bomber, ritirato a 30 anni. Ebbe la possibilità di andare in Championship, ma disse no perché non voleva rischiare, dato che aveva e ha tuttora un ottimo lavoro, non voleva perderlo.

Marco Parmigiani

Marco mostra la maglia

Sappiamo che sei un grande tifoso, ma perché hai scelto proprio il Wealdstone?
All’inizio in realtà avevo scelto il Leyton Football Club, ma il primo match che vidi, c’era pochissima gente e per di più stava in un quartiere dove si vive solo per l’Orient. Chiedevo indicazioni, ma tutti mi mandavano allo stadio degli O’s. Però mi ricordavo del Wealdstone, che un italiano la tifava e di una trasferta a Liverpool, in 300 per un match di FA Cup Youth, di gente che tifava solo Wealdstone e di un amore pazzesco. Tutte cose ritrovate frequentando per anni The Vale.

Marco Parmigiani

Wealdstone Football Club

Prima tifavi per qualche squadra di Premier?
Mai seguito la Premier, troppi soldi, troppo business.

Chi vince la Premier? E la Isthmian?
La Premier non la seguo, quindi non so. In Isthmian spero noi, la squadra come ogni anno c’è!

La partita più bella che hai visto?
Ssicuramente Wealdstone-Barrow in Fa Trophy: sotto 1-0 nella ripresa, prima il pareggio e poi il goal vittoria. Un boato al The Vale.

9 thoughts on “Intervista a Marco Parmigiani, il papà di Londra Calcistica

  1. Monsieur Yaka.Pourriez vous accepter que certaines personnes soient en désaccord avec ce qui est dit dans cet article ? Évitez s’il vous plait l’agressivité, la vulgarité et les remarques désobligeantes comme « a vomir ».Votre commentaire n’apporte rien au débat, hélas.Benjamin , Switzerland.Remarquez aussi que je ne suis pas de langue Française et que je fais un effort d’orthographe même si j’imagine avoir laissé échappé quelque fautes. Je pense m’entendre parler pour reprendre vos mots, mais je sais surtout me relire.Cordialement

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